LA LEGGENDARIA BENTLEY TEAM BLOWER DEL 1929 RINASCE CON UNA CONTINUATION SERIES DI DODICI VETTURE
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LA LEGGENDARIA BENTLEY TEAM BLOWER DEL 1929 RINASCE CON UNA CONTINUATION SERIES DI DODICI VETTURE

08/09/19Blower
  • La Bentley d’epoca più illustre di tutti i tempi tornerà a nuova vita nella prima Continuation Series di un’auto da corsa pre-bellica al mondo
  • Il team di abili artigiani Mulliner sottoporrà a reverse engineering la celebre Team Blower 4½ litre di Sir Tim Birkin per creare le nuove vetture
  • Saranno realizzate dodici nuove Blower, ciascuna identica all’originale, una per ogni gara cui le Team Blower originali presero parte
  • La recente ricostruzione della Corniche del 1939 ha dimostrato le eccellenti abilità del marchio
  • La nuova sfida segue il grande successo ottenuto della Continental GT Number 9 Edition ispirata alla Blower, i cui cento esemplari sono stati tutti venduti
  • La Bentley Blower Continuation Series è stata annunciata al Salon Privé Concours d’Elégance

(Crewe, 8 settembre 2019) Una delle vetture più leggendarie e rappresentative nella storia del marchio Bentley, la Blower 4½ litre sovralimentata del 1929 di Sir Tim Birkin, rinascerà grazie a una nuova serie di dodici matching car, ciascuna realizzata a mano da un team di specialisti del reparto Bentley dedicato alla personalizzazione: Mulliner. Insieme daranno vita alla prima Continuation Series di un’auto da corsa pre-bellica al mondo.

Verso la fine degli anni ’20 Birkin realizzò solamente quattro Team Blower originali. Tutte solcarono i circuiti più iconici d’Europa; la più celebre, la vettura N. 2 personale di Birkin, targata UU 5872, gareggiò a Le Mans e svolse un ruolo chiave nella vittoria della Bentley Speed Six nel 1930.

Oggi, grazie all’unione fra le abilità artigianali tramandate dalla tradizione e le più recenti tecnologie digitali, la Team Blower del 1929 sarà la tavolozza da cui nasceranno le dodici vetture della Continuation Series, una per ogni gara cui le quattro Team Blower originali presero parte.

La Bentley Blower Continuation Series è stata annunciata oggi al Salon Privé Concours d’Elégance dal Presidente e Amministratore Delegato di Bentley, Adrian Hallmark, che ha commentato: “Nell’anno del centenario del marchio Bentley abbiamo deciso di guardare al nostro passato e di fonderlo alle tecniche e alle tecnologie digitali più recenti e innovative per creare qualcosa di davvero straordinario. Sappiamo che le quattro Team Blower sono le Bentley più preziose al mondo e che moltissimi clienti ricercano repliche autentiche da amare e guidare senza mettere a rischio il valore inestimabile delle originali.”

“Le dodici nuove Blower non saranno solamente un omaggio al nostro passato e alla nostra tradizione, ma anche una celebrazione delle straordinarie abilità artigianali del reparto Mulliner. Per Bentley significa affrontare una nuova sfida, ma dopo l’incredibile successo ottenuto dalla recente ricostruzione della nostra Corniche del 1939, volevamo metterci ancora una volta alla prova e dare vita a qualcosa di ancora più speciale. Dodici fortunati clienti a breve potranno mettersi al volante di un esclusivo tributo alla storia del marchio Bentley.”

La Team Blower personale di Bentley, numero di telaio HB 3403, sarà disassemblata e i singoli componenti verranno meticolosamente catalogati e scansionati in 3D per creare un modello digitale completo dell’intera vettura. Utilizzando gli stampi e le dime originali degli anni ’20, una serie di utensili manuali tradizionali e le più recenti tecnologie di produzione, saranno realizzati dodici insiemi di componenti, che gli esperti tecnici Bentley assembleranno per dar vita alle nuove Blower. Le dodici vetture della Continuation Series saranno il più possibile identiche all’originale nella meccanica, nell’estetica e nello spirito, salvo alcune piccole differenze nascoste, dovute al necessario adattamento ai moderni standard in materia di sicurezza.

La vettura originale sarà quindi nuovamente assemblata: durante questa fase il team avrà l’opportunità di condurre un’ispezione dettagliata e un restauro meccanico laddove necessario. Malgrado i suoi 90 anni, infatti, l’auto non è ancora intenzionata al ritiro: quest’anno per esempio ha preso parte alla Mille Miglia, affronta in scioltezza il percorso in salita al Festival of Speed di Goodwood e di recente ha visitato la costa californiana per dare sfoggio della propria bellezza a Laguna Seca e al Concours d’Elégance 2019 di Pebble Beach, dove si è unita a due delle altre tre Team Blower originali.

Questo progetto è l’ultimo di una serie di iniziative commissionate a Mulliner, che includono anche la recente Continental GT Number 9 Edition, una straordinaria versione della Granturismo Bentley di terza generazione, ispirata proprio alla Team Blower. Ciascuno dei 100 esemplari realizzati, tutti venduti immediatamente dopo la presentazione, sfoggia un autentico pezzo di storia: un componente della vettura originale incastonato nel cruscotto.

Nel rispetto della Team Blower originale, ogni nuova vettura della Continuation Series avrà un motore a quattro cilindri e 16 valvole con un basamento in alluminio, camicie dei cilindri in ghisa e testata fissa anch’essa in ghisa. Il sovralimentatore sarà una replica esatta del sovralimentatore Roots Amherst Villiers Mk IV e contribuirà all’erogazione di 240 CV a 4.200 giri/min da parte del propulsore da 4.398 cc. La struttura dell’automobile sarà costituita da un telaio in acciaio stampato con sospensioni a balestra semiellittiche e riproduzioni degli ammortizzatori Bentley & Draper. Completano il telaio le riproduzioni dei freni meccanici a tamburo Bentley-Perrot da 40 cm e uno sterzo a vite e settore dentato.

Per ultimare questa straordinaria serie di dodici vetture, Mulliner impiegherà circa due anni. I prezzi saranno su richiesta.

La leggendaria Team Blower

Nessun’altra Bentley pre-bellica ha avuto un’influenza così marcata come la Blower 4½ litre sovralimentata. Sebbene non vinse mai una gara endurance, la Blower era in assoluto l’auto da corsa più veloce dell’epoca. Fra i suoi fan più appassionati, lo scrittore Ian Fleming, che decise di mettere il più celebre degli agenti segreti, James Bond, al volante di una Bentley 4½ litre sovralimentata, relegando la rivale sportiva inglese a mera “auto aziendale” dell’MI6.

Le Blower nacquero da un’idea di Sir Tim Birkin, eccellente pilota e Bentley Boy: la sua filosofia mirava a ricavare ancora più velocità dalle Bentley da corsa dell’epoca. Se da un lato il metodo di W.O. Bentley consisteva nell’incrementare la cilindrata del motore, da 3, a 4½ e poi a 6½ litri, Birkin fu colpito dal sovralimentatore Roots sviluppato dall’ingegnere britannico Amherst Villiers, che gli permise di portare la potenza del propulsore da 4½ litri da 130 a 240 CV con messa a punto racing.  Convinse il Presidente Woolf Barnato ad approvare la produzione di 55 Bentley 4½ litre sovralimentate, di cui cinque appositamente progettate per le gare. La vettura del parco di auto d’epoca Bentley targata UU 5872 è la seconda delle quattro Team Blower sviluppate nelle officine di Birkin & Co a Welwyn Garden City grazie al sostegno economico della ricca ereditiera Dorothy Paget.

L’esemplare debuttò al Gran Premio d’Irlanda nel 1930 con Bernard Rubin al volante, mentre Birkin guidò la vettura N. 1, targata UU 5871. Entrambe le vetture sfoggiavano una carrozzeria quattro porte British Flexible realizzata dagli esperti costruttori Harrisons. Rubin concluse la gara all’ottavo posto, mentre Birkin giunse terzo al traguardo. Rubin tornò al volante della UU 5872 ad agosto per il TT dell’Ulster: l’auto si capottò ma il pilota ne uscì fortunatamente illeso. Dopo l’incidente di Rubin, la UU 5872 fu ricostruita con un nuovo telaio di 3 metri e una carrozzeria Vanden Plas in tempo per la gara del Brooklands Double Twelve nel maggio del 1930. Tim Birkin e Jean Chassagne si alternarono al volante finché non furono costretti al ritiro per via di un danno al telaio.

Alla 24 Ore di Le Mans del 1930, Mercedes schierò la formidabile SSK da 7 litri sovralimentata, guidata da Rudolf Caracciola e Christian Werner. I campioni in carica di Bentley Motors raccolsero la sfida con tre Speed Six. Il team di Birkin allineò sulla griglia di partenza tre Blower, con lo stesso Birkin al volante della vettura N. 2.

Sin dalla partenza il ritmo fu frenetico. Un celebre dipinto realizzato da Bryan de Grineau per immortalare la gara mostra Birkin al volante della UU 5872 mentre supera la Mercedes SSK di Caracciola lungo il rettilineo dell’Hunaudières, con due ruote sull’erba e uno pneumatico posteriore ormai liscio. Fra lo stupore generale, Birkin rimase in testa per un intero giro prima di rientrare ai box.

La leggenda narra che Bentley utilizzò una tattica in stile “lepre e tartaruga” per sfiancare i rivali, con Birkin che spinse Caracciola al limite finché la sua Mercedes non fu costretta al ritiro. Per quanto possa essere sottile il confine fra realtà e fantasia, la Mercedes di Caracciola fu davvero costretta al ritiro a causa di una perdita d’acqua dal motore. Nel frattempo, Woolf Barnato e Glen Kidston tagliarono il traguardo al volante delle loro Speed Six.

L’ultima impresa della UU 5872 fu la Handicap Race alla 500 Miglia di Brooklands nell’ottobre del 1930, quando Dudley Benjafield e Eddie Hall la portarono sul secondo gradino del podio con una velocità media di 112,12 miglia orarie, circa 180 km/h. Entro il maggio del 1931, la UU 5872 e le altre Blower del team Birkin furono messe in vendita su MotorSport, ciascuna con una velocità garantita di oltre 200 km/h con assetto da gara.

Negli anni ’60, la vettura N. 2 fu restaurata e venne preservata gran parte della sua patina originale. Proprietà di Bentley Motors dal 2000, è stata sottoposta unicamente a piccoli interventi di manutenzione estetica ed è sostanzialmente identica a quando la guidava Birkin. Da allora ha preso parte cinque volte alla moderna Mille Miglia, è tornata in diverse occasioni sul circuito di Le Mans e ha presenziato al Festival of Speed di Goodwood e al Concours d’Elégance di Pebble Beach.

Mulliner, il reparto Bentley dedicato alla personalizzazione

Il nome Mulliner è indissolubilmente legato alla costruzione di carrozzerie sin dal 1760, quando Francis Mulliner fu incaricato della realizzazione di carrozze per la Royal Mail. Nel 1870, il nipote Robert diede vita a Mulliner London Limited e gli affari prosperarono con l’avvento delle carrozze a motore. Nei primi anni del ’900 l’azienda aprì uno showroom nel prestigioso quartiere londinese di Mayfair.

All’Olympia Show del 1923 a Londra fu esposto il frutto della prima collaborazione fra il figlio di Robert, H.J. Mulliner, e Bentley: una 3½ litre personalizzata. Nei decenni successivi Mulliner realizzò molte altre carrozzerie per Bentley, fino all’ufficializzazione del legame fra le due aziende nel 1959, quando Mulliner divenne parte integrante di Bentley.

Oggi l’officina Mulliner si trova presso lo stabilimento di Crewe, dove progettisti e ingegneri di eccellente maestria danno vita a vetture personalizzate per i clienti Bentley. Il loro successo più recente è la ricostruzione completa della Bentley Corniche, una concept car del 1939, un tempo ritenuta persa nella storia, ma ora rinata grazie alle molteplici e diversificate abilità del team di artigiani Mulliner.

- FINE -

Note per i redattori

Bentley Motors è il marchio di auto di lusso più ambito al mondo. Crewe è la sede operativa dei reparti di progettazione, R&S, ingegneria e produzione delle quattro gamme di modelli dell’azienda: Continental, Flying Spur, Bentayga e Mulsanne. L’unione fra la tradizionale maestria e l’abilità artigianale tramandate di generazione in generazione da un lato, e la perizia ingegneristica e le tecnologie più innovative dall’altro, è una caratteristica unica dei marchi di auto di lusso del Regno Unito come Bentley. Ed è inoltre un chiaro esempio dell’elevato valore della produzione industriale britannica. Bentley ha un organico di circa 4.000 persone a Crewe.

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